• I disturbi dell'umore
    I disturbi dell’umore

I disturbi dell'umore comprendono un insieme di patologie eterogenee caratterizzate da un disagio psicologico più o meno intenso e da una serie di sintomi fisici che possono variare da persona a persona e che, talvolta, possono rendere più difficile la diagnosi, soprattutto nei bambini e negli anziani. A prescindere dal livello di gravità e dalle manifestazioni specifiche, i disturbi dell'umore non sono semplici stati d'animo o tratti caratteriali, ma vere e proprie patologie determinate da una predisposizione individuale legata all'imperfetto funzionamento di alcuni circuiti cerebrali, alla quale si sommano una serie di fattori ambientali sfavorevoli. Talvolta, questi disturbi possono insorgere a seguito di eventi negativi della vita dell'individuo. Quel che ne deriva è sempre una notevole sofferenza psicofisica, che si ripercuote sul funzionamento relazionale, lavorativo e sociale. Tali disturbi hanno un grave impatto negativo sulla qualità di vita complessiva dell'individuo.
I disturbi dell'umore più frequenti sono:

Il disturbo depressivo

E' una patologia cronica caratterizzata dall'alternanza di periodi di benessere e fasi di riacutizzazione dei sintomi depressivi, Il numero e la durata degli episodi sono estremamente variabili e imprevedibili. Soffrire di disturbo depressivo non significa semplicemente "essere tristi" o "giù di corda" ogni tanto, ma trovarsi in una condizione di persistente e severo abbattimento, al quale si è incapaci di reagire, indipendentemente dalla propria volontà e dalla presenza di persone che cercano di essere vicine e di trasmettere positività. Le modalità di presentazione del disturbo sono sempre estremamente soggettive, pertanto, il disturbo può assumere caratteristiche molto diverse da paziente a paziente. Questo è particolarmente vero nel caso dei bambini, degli adolescenti e degli anziani. Nei bambini più piccoli, la depressione si manifesta principalmente con sintomi quali tristezza, irritabilità, disperazione, dispiacere, cambiamenti comportamentali. Negli adolescenti il disturbo depressivo può essere particolarmente difficile da riconoscere sia perché le oscillazioni dell'umore, la ridotta autostima e le difficoltà relazionali sono considerate una normale componente del processo di crescita, sia perché spesso il disturbo si manifesta principalmente con sintomi "atipici" quali ansia, rabbia e isolamento sociale. Negli anziani l'insorgenza della depressione può essere di difficile riconoscimento, perché tende a determinare sintomi lievi e poco definiti, facilmente interpretabili come un semplice riflesso dell'età che avanza o come disturbi organici associati a malattie diverse. Sul fronte dell'umore, gli anziani depressi si presentano particolarmente annoiati, pessimisti, insoddisfatti, tendono a fare le stesse cose ogni giorno ed evitano l'interazione sociale.

Depressione postpartum

Diventare mamma è senza dubbio una delle gioie più grandi per una donna, eppure in molti casi, nei primi giorni dopo il parto, la neomamma prova una profonda tristezza e scoppia a piangere all'improvviso senza ragioni specifiche. Se il problema è tollerabile e si risolve nell'arco di circa una settimana, come quasi sempre avviene, non c'è nulla di cui preoccuparsi: si tratta del "maternity blues", una reazione dell'organismo femminile determinata dal forte stress psicofisico associato al parto e dallo stravolgimento ormonale che esso comporta. A volte però le cose non sono così semplici e, anche se la donna nelle prime settimane di maternità si sente perfettamente in forma, dopo un periodo di tempo variabile da un mese a un anno dal parto può andare incontro a una vera e propria sindrome depressiva. Di solito, ciò si verifica in donne che già hanno sperimentato uno o più episodi depressivi in precedenza o che sono geneticamente predisposte a soffrirne senza saperlo. La depressione nel post-partum, anche se si manifesta in forma lieve o moderata, non deve mai essere trascurata perché, oltre a creare un serio disagio psicofisico alla mamma, può interferire anche con le possibilità di accudimento del bambino. Se ci si accorge di essere particolarmente giù di tono, di sentirsi angosciate o non all'altezza del proprio ruolo di madre, di ritrovarsi a piangere spesso senza motivo, dormire male, mangiare troppo o troppo poco e avere costantemente pensieri negativi è importante segnalare il problema e chiedere aiuto.

Un buon processo diagnostico è fondamentale per distinguere i semplici momenti di tristezza caratteristici della vita di ogni individuo dai sintomi tipici dei disturbi dell'umore. Chiedere aiuto è il primo passo, insieme ritroveremo il sorriso.